venerdì 14 marzo 2014

due donne

Proserpina

Perdonami, se puoi,
fratello ingrato.
La mia prigione è intatta.
Io sono ancora qui, ma coltiverò piante rampicanti, tralci di vite, per evadere.

Mi arrampicherò sulle loro foglie,
nel silenzio dell'addio.

Non potrò voltarmi.

Solitaria Proserpina
emigro dagli inferi.



Selene

Se qualcosa, se qualcuno, se io, se tu.
Se le nuvole nel cielo, se i fiori, se le stelle.
Tutto precipita e brucia.
Tutto secca e muore, Endimione, figlio degli uomini, io vengo da una stella vecchia e opaca.

Tu, fratello, giochi con le emozioni.
Tu ami lasciare sospese le tue amanti.
 Io me ne vado.
Rientro nel mio buio.
Mi rintano nella cuccia di terra secca.
Mangio margherite, ricordandoti.





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