giovedì 10 aprile 2014

La ballata dei pazienti

Balliamo in reparto. Abbiamo messo le canzoni dei Beach Boys e ridiamo, guardandoci negli occhi come solo chi ha poco da perdere sa fare.
Balliamo e non importa se siamo malati, ce ne infischiamo della nostra malattia, che vada al diavolo.
Serena non sa quanto le resta, ha già perso tutti i capelli e non è la prima volta.
Serena ha luci di bosco negli occhi, mi dico che sono stato un pazzo a non accorgermene.
Io ho il cuore che non sempre mi segue, a volte se ne va per conto suo, galoppando nel vento.
Poi c'è Dario che ha perso entrambe le gambe eppure ancora sa andare in moto, se si concentra vede i paesi e i campi che si susseguono, come un tempo.
Balliamo ed è primavera anche per noi, prigionieri del nostro corpo così fragile.
Se mi spezzo non importa, se mi spezzo io so che ci sono stato e che ho tentato fino alla fine.
E allora tutte queste parole non avranno più alcun significato.
Balliamo in Medicina 2 e la dottoressa S. ci osserva con un sorriso d'invidia e rammarico.
- Venga anche lei! - le dice Dario che sa danzare benissimo in carrozzella, muove le ruote come se fosse sul surf.
Percorriamo tutto il corridoio con la musica dentro di noi.
Forse un po' più in là si arriva alla spiaggia.





2 commenti:

  1. Ehi , bella signora , con la tua penna strizzi il cuore della gente e gli rivolti l'anima come un calzino e , pure se navighi in una palude di guai , ti senti addosso un pizzico che ti risveglia e ti dice , su , vai , che c'è chi sta peggio ! . Buona Pasqua a te e famiglia ! .

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  2. Grazie Bruno, sì... Mi piace rivoltare l'anima come un calzino! :)

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