venerdì 26 febbraio 2016

Il tuo corpo era fatto di terra e silenzio

Sono in attesa di una tua risposta. Aspetto, contando i minuti.
Dimmi che verrai.
E che mi perdonerai.
Se ho pianto, come un bambino. Se ho avuto paura.
Tu sei la mia dolce tempesta.
Non posso vivere senza la tua pioggia
e il tuo vento.
Imparerò a dominare il mio furore.

Ho visto un bosco stanotte. Lì c'eri tu. 
Eri fatta di pelle e foglie,
i tuoi capelli si intrecciavano con l'edera
e il tuo corpo era fatto di terra e silenzio.

Hai aperto le mani
spaccate dal dolore
e mi hai sorriso.
Come quando tutto ha inizio, 
come quando ho visto la luce per la prima volta,
quando ho visto lei
e ho sentito l'odore del sangue, 
all'origine.

Sono qui. Ti aspetto da sempre.
Ero un bambino che correva fino al tramonto, 
poi sono stato un ragazzo dagli occhi lucidi,
ora sono un uomo, 
senza tempo.
Ti dono tutto il mio passato, 
tutto il mio presente.
Il mio futuro ancora non esiste, 
ma guardami,
è qui. 
Sta avvenendo tutto.
É una storia più grande di noi questa.




martedì 16 febbraio 2016

Il mare

Quanto mi mancano le tue parole. A volte penso che non sia vero, che non ci sei più. Che non sei più qui. E cammino e non mi riconosco, perché tu non ci sei. Sei nell'aria.
Posso fare chilometri, attraversare città, periferie che hanno dimenticato il loro nome, vie affollate, deserti d'asfalto senza memoria, ma non ti troverò. Non ti troverò più. Qui. Resta qualcosa di te, io lo so, ma brucia la tua fotografia dentro di me. Tu e tutta la tua storia.
Sorridevi e non sapevi cosa sarebbe accaduto.
Quanto sono inutili adesso le mie storie, non ci sei più tu a leggerle.
Nella mia mente si confondono tutti i pezzi delle mie vite. Non ho avuto una sola vita, ne ho avute molte. Sono stata tante e diverse persone.
Ora quei ricordi tornano, a tratti, come onde.
Tu e tutti gli altri siete affondati nel mio mare.
Non posso annegare. Io nuoterò.
E il cielo
e il mare
e l'affanno
e la quiete dell'abbandono
non mi porteranno giù.
Lo prometto,
io nuoterò fino alla fine dei respiri.
Stanca, indebolita, con il cuore malato; eppure così viva, ancora.
Così sconvolta dalla luce,
sempre diversa, sull'acqua.
E tu, e voi, mi accompagnerete con i vostri sorrisi. Io li ricordo tutti i vostri sorrisi. Se potessi dipingerli, raccontarli, per un momento, voi sareste di nuovo qui, con me.