sabato 5 maggio 2018

Heroes

Eravamo ancora bambini, credevamo di essere i migliori. Belli, sfrontati, liberi. Liberi da chi, liberi da cosa? Pensavamo di poter uscire dai guai, ma tutto andava a rotoli.
La musica non era più così importante e neanche il resto. 
Ti amavo, ma in fondo non era così.
Mi amavi, ma non abbastanza.


Era il nostro gioco: ci credevamo invincibili. Giù per le scale ad occhi chiusi, se cadi sei finito.
Il nostro corpo umiliato, era tutto ciò che avevamo e lo stavamo spezzando.

La tua pelle era spaccata, crepe di dolore su di te e su di me. E tutti i nostri giorni, come briciole sul pavimento.

Saremo eroi per un'ora sola, un'ora per toccare il cielo e poi precipitare giù, in una lunga discesa. 
Quanti ne hai visti cadere?
Quanti si sono rialzati?
 Possiamo essere eroi, solo per un giorno, solo per una notte.




Ma anche quella volta io ti ho sentito e ho aperto gli occhi.
Sul soffitto le nuvole si sono fermate e tu eri splendido, come un bambino che non ha più paura.

Eri tutta la mia inquieta speranza, ma il tempo per giocare era finito.
Le nuvole accelerarono la loro corsa.

Noi, sorpresi da una pioggia improvvisa, cercammo di respirare, ma quella casa era invasa dall'acqua.
Dovevamo fuggire.
Non eravamo eroi.
Le gambe ci avrebbero retto?
Non eravamo eroi.
Eravamo solo troppo giovani per tutto quel male.
Solo per un giorno.
E forse mai più.



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