mercoledì 11 luglio 2018

kanto de fajro (canzone del fuoco)

Ho visto la guerra nei tuoi occhi da bambino, macerie, case sventrate.
Sangue sui tuoi sogni, arti di bambole o di bambini nella polvere dei tuoi giorni.
Ho ascoltato le tue storie, parlavano del vento, aveva distrutto il tuo paese; del fumo, delle nuvole pesanti, del cielo che era caduto. Brandelli di universo nelle strade della tua città, le stelle non c'erano più, era troppo buio.
La tua infanzia fatta a pezzi, che ne sarà di te?
Che ne sarà di te.
Di tuo padre ricordi le mani e la sua ombra, lui non ti manca.
Ma di tua madre ricordi l'odore, di sale e di terra umida, lei ci sarà ancora? Sarà sopravvissuta? Ti fa male pensare a lei, ti fa male pensare a quei giorni, al dolore del passato.




Le tue ferite interne sono visibili nei tuoi gesti, lenti, distratti, ma poi ti scuoti e sorridi, come per scacciare una maledizione.
Facciamo un pezzo di strada insieme, io e te. Caccerò la guerra dai tuoi occhi, solo per un istante. Rideremo insieme guardando i palazzi della città incendiarsi sotto un fuoco immaginario, inventato da noi, per te. Il fuoco tutt'attorno a noi. Balliamo e piangiamo, ci teniamo la mano.
Se non si è soli si può affrontare l'inferno.




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