giovedì 3 gennaio 2019

Love song

Piccolo amore, nato in un giorno freddo, smarrito nella mia memoria.
Le rose nel giardino erano ghiacciate, le foglie accartocciate, le cimici erano morte, secchi involucri.
I bambini non mi lasciavano il tempo per pensare. Io non ero più io, mi ero smarrita. Ma sapevo che era giusto così.
Le mie mani erano invecchiate senza che me ne rendessi conto, il mio viso aveva tutti i segni del tempo. Avevo visto troppi tramonti, avevo troppo amato e la morte mi aveva portato via troppe speranze.
Tu inventasti una storia per me, davanti al fuoco.
Non riuscivo a guardarti, mi faceva male.
Il fuoco, il gelo tutt'intorno a noi,
il rosso,
il giallo,
il ghiaccio dentro di me.
Pugnalate al mio cuore,
non spaventarti mi dicevo,
ora tutto passerà,
il fuoco si spegnerà, la pioggia bagnerà tutto di silenzio,
ti risveglierai e non ricorderai più,
dimenticherai, dimenticherai.

 Katia Chausheva


L'inverno fu corto, senza neve, ma l'aria era fredda e come sospesa. I petali delle rose erano senza colore, le spine mi ferivano, ma non perdevo sangue. Aspettavo la fiera per rivederti, ma tu non tornasti.
Eri fatto di vento, non potevi capirmi, non potevi ascoltarmi.
- Non fidarti di lui - aveva detto mia madre - è un viandante, uno zingaro, un nomade -
Così ti scrissi decine di poesie, ti disegnai, ma sempre il tuo volto mi risultava imperfetto, incompleto. Perché eri fatto d'aria.

Forse un giorno, in un'altra vita, ci ritroveremo e io saprò seguirti e diventerò vento o tu deciderai di abbracciarmi e diventare terra con me.

Piccolo amore,
nato a gennaio,
finito a primavera.
La rosa ha un nuovo bocciolo, non ho paura di sfiorarla, ora.

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