lunedì 17 dicembre 2018

La notte più lunga dell'anno

Non è Natale quando si frantumano i miei giorni, come polvere senza importanza.
Non è Natale quanto ti grido contro e non c'è altro che tempesta e buio in me,
non è Natale quando non ascolto, quando corro per le vie e mi perdo nei miei labirinti.
Non è Natale quando mi tormento, senza sosta, nel letto, circondata da meduse luminose e vorrei dimenticare e dimenticarti.

Non è Natale quando vedo qualcuno che mi tende la mano e io tiro dritto, quando parlo senza pensare, quando dico - Non ho tempo - quando non abbraccio con forza, quando non dico - ti amo -

(E non possiamo pensare che sia Natale se qualcuno ci chiede aiuto e noi, sordi, festeggiamo nelle nostre case addobbate e distanti, senza voler sentire, alziamo la musica e beviamo, brindiamo per un anno migliore).

Vieni qui, non inventarti più inutili alibi,
se vogliamo vivere sul serio,
abbandoniamo tutte queste favole crudeli,
 sediamoci,
abbracciamoci,
raccontiamoci ancora le nostre poesie ingenue,
le nostre mani,
 i nostri pensieri,
le ossessioni.
Mettiamo insieme tutti i frammenti di me e di te.
Nella notte più lunga dell'anno,
io e te.
(Ho paura, ma voglio vedere la stella illuminare tutta quest'oscurità).






domenica 9 dicembre 2018

Il cielo a Dicembre

Guardo le stelle e ascolto le voci di chi ho amato e non è più tornato.

Conto le stelle, sono tutte lì nei momenti ghiacciati, nei ricordi.

Il cielo a Dicembre può essere limpido come questa notte, così limpido che fa male.

Conta e cammina, conta e respira. Oppure fermati e lasciati inondare dalla bellezza.








Ho scritto lettere d'amore senza destinatario.
Lettere che non arriveranno mai da nessuna parte.

Ho inventato una storia per loro, ho cantato nei miei giorni confusi.
E adesso sotto il cielo di Dicembre rimango a guardare il movimento lento delle costellazioni.

Volevo fare l'astronauta da bambina, volevo vedere lo spazio infinito e gli anelli di Saturno, volevo osservare stupita l'occhio di Giove, ma non è accaduto.
Sono rimasta a terra, minuscola, a guardare le stelle da un balcone.

Eppure credo di aver visto l'infinito.
Negli occhi di alcune persone, negli istanti in cui ho vissuto, nella pelle che ho sfiorato, nella felicità che mi ha trafitto.

Lo sento anche adesso mentre il cielo si fa sempre più chiaro e le stelle si appannano.

La città si spegne ora, 
io sono una briciola in tutto questo cielo.

(ph. Andrew Brooks)