La foresta ad aprile si risveglia lentamente,
petali bagnati dall'umidità della notte,
muschio che respira,
arrampicandosi sui nostri corpi,
come quando vuoi gridare forte,
come quando t'immergi nell'acqua dopo tanto tempo,
come quando i nostri sguardi erano leggermente strabici,
e finivamo per inciampare
cadendo giù,
nella tana del coniglio,
ridendo come bambini o come pazzi,
giù
a perdifiato.
Respira,
è solo un momento,
poi ritorna l'aria
è solo un momento.
La foresta ad aprile
si aprì con tutti i suoi segreti,
piangevamo e ridevamo,
minuscoli sotto alle foglie,
alle felci,
non volevamo fermarci,
corremmo fino alla fine,
lacrime e baci,
fino alla fine.
La foresta ad aprile
è crudele e selvaggia,
come la primavera,
brutale e vitale
come tutti i finali,
brutale e vitale
come tutti gli inizi.