Pensavamo di poter volare,
pensavamo di poter vedere tutto dall'alto.
Invece non è stato così.
Parole come pietre,
il fuoco che corrode i ricordi,
in fumo ciò che siamo stati,
in fumo i bambini che eravamo,
io e te.
In fumo le speranze.
La guerra come unico orizzonte.
Le mani che si aprono,
vuote.
Troppo dolore per ricominciare.
Siamo caduti,
il volo si è bloccato.
Le ali spezzate,
il cielo capovolto,
il mondo bruciato,
una cicatrice profonda,
sulle città e sui boschi.
L'erba secca,
le parole taciute,
i silenzi crudeli,
come schegge,
sulle ali ferite.
Le stelle precipitate nel campo,
bagliori nel buio,
ancora respirano,
ma è troppo tardi ormai.