Non sapevamo più chi
eravamo.
Maschere di noi stessi.
Non pioveva più, ma gli occhi erano umidi, come
per un'attesa vana e protratta.
Nella mente i ricordi erano foto che
ingiallivano, ma ancora c'erano. Simili a speranze.
Questo mi
dicevo mentre camminavo per le strade, geometrie rimaste vuote.
Gli angoli a
cercare il cielo troppo lontano.
Le finestre chiuse, gli schermi accesi.
Il
cuore ancora pieno di immagini, maledette, non se ne vogliono andare via.
Del
sole, dei prati, delle mani, dei sorrisi.
Di tutto ciò che abbiamo perso.
Di
tutto ciò che ancora amiamo.
Di tutto ciò che vogliamo ritrovare.