sabato 23 gennaio 2021

La fine del tempo

Il mondo era malato. Le città blindate, i visi nascosti. 
Non sapevamo più chi eravamo. 
Maschere di noi stessi. 
Non pioveva più, ma gli occhi erano umidi, come per un'attesa vana e protratta. 
Nella mente i ricordi erano foto che ingiallivano, ma ancora c'erano. Simili a speranze.

 

Si può sopravvivere senza abbracciare, si può. Ma è una sopravvivenza. 

Questo mi dicevo mentre camminavo per le strade, geometrie rimaste vuote. 

Gli angoli a cercare il cielo troppo lontano. 
Le finestre chiuse, gli schermi accesi. 

Il cuore ancora pieno di immagini, maledette, non se ne vogliono andare via. 

Del sole, dei prati, delle mani, dei sorrisi. 
Di tutto ciò che abbiamo perso. 
Di tutto ciò che ancora amiamo. 
Di tutto ciò che vogliamo ritrovare.