Stringimi le mani,
sto per cadere, ma so che qualcosa di te sarà per sempre in me.
Un germoglio che è cresciuto nel tempo (sferzato dalla pioggia dell'inverno, sopravvissuto all'aridità dell'estate) è qui, dentro di me, ancora forte, ancora vivo.
Ogni giorno combatto e spesso perdo, ma so che ci sei.
Il corpo si sgretola lentamente, in quest'autunno che fa paura.
Donne, uomini, bambini,
tutti alla deriva
prigionieri di qualcosa di invisibile.
Donne
uomini
bambini
E io e te, con le catene ai polsi e la bocca nascosta,
solo gli occhi sono rimasti,
gli occhi,
per guardarti,
per amarti,
e accarezzarti piano.