domenica 15 gennaio 2023

Un foglio e una penna, possono bastare.

 Ci ho riprovato.

Ho provato a scrivere direttamente al computer, ma non ce l'ho fatta.

La storia si sbriciolava davanti a me, così inutile e sbiadita. Non riuscivo a sentire i personaggi. Personaggi che restavano muti, non riuscivo a percepirli. A sentire il loro dolore, la loro gioia.

Ho lasciato stare il pc, ho preso un quaderno e una penna. La storia si è aperta lentamente come un fiore, petalo a petalo.

È solo così che ci riesco. Solo con il contatto del foglio e lo scorrere della penna.  È lì che accade il mio piccolo prodigio, è lì che divento il tramite tra un mondo e l'altro.

E non importa se ci vorrà più tempo, perché poi dovrò ritrascrivere tutto, non importa. L'essenziale è che si crei quella situazione strana in cui io entro dall'altra parte, come nella tana del Bianconiglio, e che possa osservare, sentire, vivere quello che stanno vivendo loro, i miei personaggi.

Un'altra cosa serve, oltre al quaderno e alla penna. Mi serve il silenzio.

Non canzoni, non parole, non voci. Solo il silenzio. E questo talvolta è davvero difficile da ottenere. 

Ma ci proverò. Ho voglia di tornare a viaggiare. Dentro la mia storia inventata.