domenica 18 dicembre 2022

La porta di ghiaccio

 Tutti gli specchi rivelano una parte del tutto.

Ci sono scale nascoste negli specchi, porte, passaggi.

Spesso non li vogliamo vedere, distogliamo lo sguardo, ignorandoli.

Io un giorno ho visto una porta di ghiaccio. Ho sfiorato la superficie del vetro e sono entrata.




Faceva freddo, un gelo millenario che entrava nelle ossa e si depositava dentro.

Gli occhi coperti di brina. Era troppo tardi per tornare, dovevo trovare l'uscita per sopravvivere.

Un giardino di neve, pesci congelati nel laghetto, il mio respiro sempre più breve.

Non c'è più tempo.

Non c'è più tempo.

Tutta la mia vita in brevi fotogrammi. Troppo veloci per essere capiti. Mani di bambina, giochi, strade di periferia, occhi, baci, grida, vetri rotti, silenzi.

Il buio.

La notte.

Il battito del mio cuore.

Solo quello nel nero.

Il mio battito.

Il mio respiro.

Petali screziati che si aprono nella neve.


Il risveglio nel letto, un sudore gelato su tutto il corpo.

Sono ancora viva, sono tornata.

Sono ancora viva.

Lo specchio davanti a me mostrava il disgelo.

Il giardino innevato si scioglieva lentamente, gocce d'acqua scorrevano sugli aghi di pino, il ghiaccio si stava trasformando.

Un respiro alla volta. Una goccia alla volta.

Ritornai a respirare.