Tutto ciò che ho perso, in questo Natale mancato, è qui.
Polvere di ghiaccio sulle mie mani stanche
e lei, come una luce che si affievolisce e infine si spegne.
Lei, i suoi occhi, il suo sorriso,
il suo corpo,
il suo desiderio.
Petali bianchi sulla pelle,
cristalli di neve nei suoi capelli,
poesie sussurrate
e infine
il silenzio.
Lei era, lei è ancora, una speranza tenace.
Crescono fiori d'inverno sulla sua cicatrice,
fiori rari, sconosciuti.
Lei li accarezza e mi sorride
e io torno a sperare.
Torno a vivere.
Perché l'inverno finirà,
la morte lascerà piccoli semi nella terra.
A primavera io e lei,
le nostre mani,
i nostri occhi, così nuovi,
così diversi.
Non ci sarà più bisogno di parlare.