Sai che ti dico? Avevo così tanto sognato Parigi che quando
l’ho vista sono rimasta delusa. Dov'erano gli artisti? Dove il fermento? Era
bella certo, era bella come Firenze o Roma, ma non c’era quello che cercavo…
Non era quello che avevo immaginato.
Torino. Mi avevano detto che era come Alessandria, solo più
in grande. Piazza San Carlo è come Piazza Garibaldi, cambiano solo le
dimensioni. Eppure c’era qualcosa di diverso, c’era l’atmosfera che avevo
cercato così tanto, era lì, a San Salvario, proprio davanti ai miei occhi.
Sabato 10 maggio ho letto alcuni brani de La memoria degli
alberi alla Piadineria degli artisti, in Corso Marconi e la magia si è
ricreata. Il suono della fisarmonica e della ghironda erano l’accompagnamento
perfetto per le mie parole, perfetto perché non lo avrei mai sospettato.
Perfetto perché inconsueto. E mi hanno riportato indietro per un istante, ai
miraggi di allora.
Forse ognuno di noi, un giorno trova la sua Parigi, la sua
patria, la sua casa.
Ringrazio il
musicista Alessandro Zolt e Raffaella della Piadineria degli artisti. E ringrazio San Salvario, perché è la mia
piccola Parigi personale.
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