C'è il blu,
tutto il mare e il suo rumore lontano;
il nero dell'infinito
del cielo (te lo ricordi?),
era pazzesco, quella notte in montagna, una miriade di pianeti e costellazioni,
una vertigine.
C'è il rosso,
tutto l'amore che ho provato,
rosso sangue,
tutto quello che ho perso,
rosso come le rose che si arrampicavano su di me, allora e adesso. Ancora e ancora.
C'è l'arancione,
come i tramonti, quando ho voglia di piangere
e non ho tempo per tutto questo.
C'è il viola,
come la strada, quando cammino nella città e non posso fare altro che pensare.
C'è il bianco,
come l'estate quel giorno, in cui tutti sorridevano e ci abbracciavano. Come eravamo belli, come eravamo giovani.
C'è il grigio,
come la nebbia e l'inverno. I vetri appannati e le parole sussurrate, nelle case.
C'è il verde,
come le foglie, quando è primavera e tu ti senti ancora così bene, e pensi che vuoi correre forte, non importa dove. Correre, nel verde, nel cielo, nell'aria, nel tuo tempo.
C'è il giallo, come i campi di grano e tutti i desideri, i campi di grano che vedi quando il treno corre troppo veloce e tu ti perdi guardandoli. E vorresti fermarti, ma non puoi.
C'è il marrone della terra, l'ho toccata e mi sono sentita viva. La terra è umida e nasconde centinaia di storie, insetti, lombrichi, creature che sognano mondi lontanissimi.
Tutti i colori del mondo,
tutti i respiri che ho fatto,
tutte le favole che ho inventato,
tutte le persone che ho amato,
tutti quelli che ho perso.
Scrivo per colori, perché ho dimenticato le parole, mi è rimasta solo una disperata voglia di vivere.
Come un incantesimo,
dipingo i miei giorni.
Blu, rosso, giallo, viola, ocra, violetto, nero, indaco, azzurro.
Come un incantesimo,
non ho più paura di essere io,
come un incantesimo,
mi perdo e mi ritrovo,
ora,
in questo gioco di specchi.
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