sabato 18 novembre 2023

Lay e Pedro. L'ultima notte prima del giorno.


Le città senz'anima non esistono, Lay lo sapeva bene. Camminava svelta, finestre, destini, apocalissi, tutt'attorno a lei.

Palazzi sorretti da statue gigantesche, donne alate dallo sguardo altero e distante, uomini possenti, dalle barbe folte e le braccia forti.

Lay esplorava la città con stupore, un incanto dietro l'altro. Fontane nascoste, scale segrete, porte chiuse da anni, finestre murate, sguardi antichi e nuovi.

Da quando c'era Pedro nella sua vita ogni cosa la stupiva. Talvolta s'incantava a guardare i ragni e le ragnatele, perfette geometrie leggere e fragili, oppure si perdeva nel guardare le foglie ondeggiare dolcemente nei viali del grande parco. Infinite sfumature di giallo.

Infine, per un momento, diventava foglia e si lasciava finalmente cadere.

Come quella volta con lui.

Dopo un'attesa infinita Lay lo aveva guardato negli occhi e il tempo non aveva più importanza. Faceva freddo, faceva caldo? Era estate, inverno? Cosa importava.

C'erano lui e lei in una stanza. Le pareti si dilatarono, diventarono un bosco. Come una foglia Lay si era lasciata cadere dal grande albero e Pedro l'aveva raccolta prima che fosse troppo tardi.

Lay aveva 100 anni o forse molti di meno. Pedro era giovane ed era antico.

Si abbracciarono e gli anni tornarono indietro, l'amore rende giovani, l'amore rende ogni cosa infinita.

Lay e Pedro, fratelli, amanti, compagni.

Non si stancano d'inseguire il loro sogno.



Per questo lei ogni giorno va da lui attraversando tutta la città e lui la riaccompagna fino a quando diventa buio e torna ad essere ombra. 

Dopo il tramonto Pedro, lentamente si trasforma. Parti del suo corpo si fanno opache e lei lo guarda con la luce negli occhi.

Rimane solo l'ombra di lui, compagna fedele di Lay. 

Si dice che un giorno la maledizione che li ha colpiti finirà, si dice che un giorno, forse, Pedro e Lay potranno restare insieme, ma si dicono tante cose nelle città, ci sono leggende, ci sono ricordi malati.

Chi li ha visti al tramonto però non li dimentica, un istante meraviglioso, prima della fine.

Mani che si sfiorano prima dell'inverno della notte.

Le città senz'anima non esistono. Lay lo sa bene. Cammina svelta, finestre, destini, apocalissi, tutt'intorno a lei.






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