Diventai foglia,
ingiallii guardando il sole al tromonto.
Eppure ricordavo il verde dei miei giorni,
ricordavo la tempesta dentro di me,
il fuoco nell'anima,
la pioggia sulla pelle.
Ricordavo le strade percorse,
i giorni infiniti senza di te.
E tu che non ci sei.
E tu che vivevi altrove,
mille storie senza di me.
E io a pensarti, nelle notti, nelle sere, di domenica, di lunedì.
Io a pensarti.
Come quando mi avevi guardata in controluce,
ed io ero diventata un'ombra.
Eppure ero viva, ero lì,
a pochi passi da te.
Ero lì, potevi sfiorarmi, potevi rompere l'incantesimo.
Diventai foglia, giorno dopo giorno.
Il giallo entrò nel mio sangue,
ma non spense la speranza.
Diventai foglia nell'autunno della mia vita,
ma in me restava,
in qualche angolo remoto di me,
caparbio e ostinato,
l'inquieto verde della primavera.