Avevo 9 anni.
Ho detto a mia sorella - Qui c'è un mondo magico -
Lei non era una stupida - Non è vero! E' la cascina che c'è lì, davanti a noi! -
- E' un mondo molto simile al nostro, ma ci sono piccoli particolari diversi. Guarda, lì c'è un'ombra, forse è una persona, una persona che non è qui, ma è solo dall'altra parte -
- Davvero? -
Annuii con convinzione.
Lei osservò di nuovo la biglia.
- E' vero... -
Io e lei spettatrici di un prodigio.
Nella sfera c'era una ragazzina bionda che ci guardava e ci salutava. Accanto a lei una bambina più piccola sgranava gli occhi, non sapeva se crederci. Scendeva la neve, come nelle palle di vetro in cui è sempre Natale. Ma loro non avevano paura della bufera, si stringevano e diventavano sempre più sfocate, lontane.
Cosa vedo oggi nella biglia? Tutto il mio universo, la scia dell'onda, il cielo quando precipita, le parole sussurrate dal fuoco e tutti i giorni, preziose gocce racchiuse nel mio palmo.
Dormi, dormi bambina, non aver paura di sognare, ma poi apri gli occhi e inizia a camminare.
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