Potrei raccontarti delle mie battaglie,
di quando le nuvole erano troppo vicine e il mondo mi sembrava
crudele,
potrei raccontarti della mia infanzia,
del giardino dei miei ricordi,
c'erano delle margherite gialle,
erano più alte di me,
e i miei sogni avevano petali profumati
da accarezzare.
Potrei raccontarti della città,
dei miei labirinti,
di quando mi sono persa,
senza potermi ritrovare più.
Potrei raccontarti di quando sono caduta
nella tana,
degli incubi che sono diventati reali,
della ragnatela che cresceva sempre di più
attorno a me
e del ragno che mi aveva irretito.
Oppure potrei parlarti del sole,
della risalita,
della mia liberazione.
Ma preferisco tacere
e sorriderti,
mostrandoti le mie mani vuote,
so che le afferrerai.
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