giovedì 7 novembre 2013

Le voci nella conchiglia


Inseguo con le  dita i bordi di una conchiglia bianca, stellata, ha ancora l’odore del mare.

L’accosto all’orecchio. C’è del vento rinchiuso?

Dzara, la mia vecchia amica, la mia domestica slava, mi dice - Scrivi! Scrivi! -

- Scrivi cosa? - le rispondo e la guardo male.

- Scrivi le voci - il suo sguardo emerge tra le rughe profonde.

- Scrivi le voci della conchiglia -

Sono più dolorose di quanto si possa pensare, cara Dzara. Ma in questa spirale ci sono anche sospiri, sguardi furtivi, parole sommesse. Cercherò di darle voce vecchia mia, per me, per le mie ossessioni, per te che mi devi sopportare.

 

Sono davanti alla mensola delle ampolle di cristallo azzurro, in piedi, con la conchiglia sull’orecchio. Chiudo gli occhi.

                                                                        Ascolta.


 
 
 (Incipit del mio romanzo Blu riflesso)
 
 
 
Letture di Blu riflesso alla Sartoria Creativa di Torino, aprile 2012.
 
Inaugurazione della Biblioteca degli Inediti.
 
 
 
 
Con le foto di Anita Libera Corsi
 
 

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