Inseguo
con le dita i bordi di una conchiglia
bianca, stellata, ha ancora l’odore del mare.
L’accosto
all’orecchio. C’è del vento rinchiuso?
Dzara,
la mia vecchia amica, la mia domestica slava, mi dice -
Scrivi! Scrivi! -
-
Scrivi cosa? - le rispondo e la guardo male.
-
Scrivi le voci - il suo sguardo emerge tra le rughe profonde.
- Scrivi le voci della conchiglia -
- Scrivi le voci della conchiglia -
Sono
più dolorose di quanto si possa pensare, cara Dzara. Ma in questa spirale ci
sono anche sospiri, sguardi furtivi, parole sommesse. Cercherò di darle voce
vecchia mia, per me, per le mie ossessioni, per te che mi devi sopportare.
Sono
davanti alla mensola delle ampolle di cristallo azzurro, in piedi, con la
conchiglia sull’orecchio. Chiudo gli occhi.
Ascolta.
Letture di Blu riflesso alla Sartoria Creativa di Torino, aprile 2012.
Inaugurazione della Biblioteca degli Inediti.
Con le foto di Anita Libera Corsi
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