In quell'epoca era quindi più semplice andare in bici o a
piedi nella zona frequentata dalla persona amata. Camminavi davanti al suo
gruppo e magari ti diceva: Ciao!
Dall'intonazione potevi intuire se gli interessavi o meno.
Quante elucubrazioni inutili! Ma sì, hai visto come ti ha salutato! Si vede che
gli piaci. Eh sì…
La mia è stata un’epoca di grandi immaginazioni, storie inventate
che riempivano la nostra vita e spesso diventavano protagoniste assolute dei nostri giorni.
È lui? Sì. Mi guarda?
Non so. Forse; forse avrebbe voluto guardarti, ma si
vergognava.
E a volte passavi davanti alla casa dell’amato immaginario,
fissavi il nome scritto sul citofono e il cuore aveva un sussulto... Sì, c'era della poesia in tutta quella complicata attesa.
I tuoi tempi sono stati gli ultimi afflati romantici poi , proprio per colpa della tcnologia , si è diventati tutti algidi e refrattari al romanticismo puro , quello dei miei tempi , quando , per esempio, al cinema , si chiamava il bruscolinaro che vendeva pure mostaccioli e cioccolate e anche qualche gelato , e lo si incaricava di portare un cono a quella ragazza della quinta fila , il decimo posto ... E quello si metteva a contare e poi ti chiedeva , quella li con i capelli lunghi o quella con le trecce ? E quando glielo aveva dato senza dirle chi , era bello guardarla che si dannava per vedere chi fosse stato . Poi l'aspettavi all'uscita e magari potevi restarne deluso , ma era bello lo stesso e potevi vantartene con gli amici . Era romanticismo genuino , gli ultimi aliti di un romanticismo che decantavano i film in bianco e nero o gli sceneggiati televisivi , certo non bello come quello " Al tempo del colera ", ma sempre dolce romanticismo post bellico , che sapeva di rinascita ! Ciao .
RispondiEliminaChe bel ricordo Bruno!! Credo che il romanticismo ci sia ancora, certo è cambiato tanto e passa attraverso altri mezzi che a noi sembrano insipidi (e forse un po' lo sono, detto tra noi ;)...)
RispondiEliminaSono appena tornato dalla Spagna e ho letto la tua risposta sulla questione " L'amore al tempo del citofono " e , a tale scopo aggiungo la parte conclusiva dell'amore , ossia una poesiola fatta in casa : FELICITA',
RispondiEliminaLo sciabordio dell'onda
Sulla rena .
La ruota della veste
Al suono del tamburello,
Scopre le tue eburnee gambe
Così belle
Al fuoco del bivacco .
Due pizzichi di chitarra ,
Una rosa rossa ai piedi ,
L'intera vita nelle mani ,
Poi cercarci frenetici
Sotto un lenzuolo di stelle,
In un intrigo d'amore ,
Per una felicità da due soldi!.
Questo , cara Alice , è quanto auguro alle coppie di tutto il
mondo . Ciaoooo!