La scoperta a maggio di tutto ciò che non ho fatto,
la scoperta,
a maggio,
dei miei ricordi.
La scoperta, a maggio, del profumo della tua pelle bagnata di silenzio,
del glicine,
così violento nella sua bellezza.
Dopo la pioggia, di colpo, l'erba è un'immagine di nostalgia bruciante.
E in mezzo al prato c'è una bambina che mi guarda,
sono io.
Accecata dal sole, apre la sua piccola mano,
la guardo ancora e la riconosco,
è l'ombra che sempre mi accompagna.
Camminiamo io e lei,
nel deserto grigio della città.
Una donna stanca e la sua ombra bambina,
unite e invisibili.
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