Loro erano liberi di correre
fino in fondo alla via. La città si apriva in mille anfratti, e nel riflesso
delle vetrine si vedevano sorridere. Erano giovani, erano splendidi e c’era
tutto il mondo da cambiare. Bastava volerlo.
Era il 1968 e io non c’ero
ancora, ero solo un pallido desiderio inespresso.
Lei si nascondeva nei
portoni, lui l’inseguiva. Come bambini nel mio film personale. Rivedo
all’infinito le vostre risate. E ora che non ci sei più ti risento così,
giovane e vitale. Non hai più bisogno di bastoni, né di carrozzine. Sei alto e
hai gambe forti. Sei con lei, per sempre in quegli anni in cui tutto, davvero,
sembrava possibile.
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