sabato 27 aprile 2013

passeggiando tra i libri

La memoria degli alberi è un libro sulla luce, così abbagliante che mentre chiudi gli occhi per riuscire a leggere sembra di entrare in una caverna e quando riesci a riaprirli vengono inondati da calde lacrime. Il sentimento che più pervade chi legge è di angoscia calma, di ansia celata sotto uno stile veloce, diretto, ermetico quasi.

La realtà è un libro pieno di speranza, un libro sulla rinascita non della protagonista, ma del lettore.

A colpirmi è stata una frase del fratello maggiore di Marion, Ivan, il quale nonostante sia stato un personaggio di sfondo del racconto, alla fine appare come la chiave di volta dell’intera storia. Ad un certo punto, di fronte all’insicurezza di Marion nei confronti dei fratelli e del loro essere “brave persone” agli occhi dei genitori, risponde con una semplicità disarmante: “E’ normale vivere. E’ normale sbagliare. Ora però sta a te rialzarti ” . E’ in questo preciso momento che ci si rende conto che la vera storia non è quella di Marion, ma quella di un personaggio che ognuno di noi ha già incontrato o sta per incontrare. [...]



Non so se i libri possano essere universali e non credo di poter dire io che questo potrebbe, se non esserlo, quantomeno avvicinarvisi, ma so che le lacrime di liberazione e amore incondizionato per un’immagine di vita più grande scese alla fine del racconto sono merito dell’autrice e delle parole che ha lasciato impresse sulla carta.

Recensione di Michela Caccavo. Sul suo blog c'è l'articolo completo. Grazie Michela...

http://passeggiandotrailibri.wordpress.com/

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