I sentieri in mezzo ai campi di grano si spaccavano, crepe come lampi nella terra. Le lucertole correvano disperate, i ragni erano strane creature dorate, le loro tele, avevano geometrie perfette e sconosciute. Non volevo uccidere, volevo solo osservare. La vita pulsava anche in loro, come linfa densa, in ogni filo d'erba in ogni antenna di formica. Cantavo forte al tramonto perché il sole lasciava sangue nel cielo. Cantavo e ogni sera morivo un po' mentre la terra cresceva e pulsava sotto di me.
domenica 23 giugno 2013
tramonto d'estate
L'estate era iniziata e noi bambini giravamo in bici, sotto al sole gigantesco e rosso. Andavamo a caccia di lucertole e di ragni crociati.
I sentieri in mezzo ai campi di grano si spaccavano, crepe come lampi nella terra. Le lucertole correvano disperate, i ragni erano strane creature dorate, le loro tele, avevano geometrie perfette e sconosciute. Non volevo uccidere, volevo solo osservare. La vita pulsava anche in loro, come linfa densa, in ogni filo d'erba in ogni antenna di formica. Cantavo forte al tramonto perché il sole lasciava sangue nel cielo. Cantavo e ogni sera morivo un po' mentre la terra cresceva e pulsava sotto di me.
I sentieri in mezzo ai campi di grano si spaccavano, crepe come lampi nella terra. Le lucertole correvano disperate, i ragni erano strane creature dorate, le loro tele, avevano geometrie perfette e sconosciute. Non volevo uccidere, volevo solo osservare. La vita pulsava anche in loro, come linfa densa, in ogni filo d'erba in ogni antenna di formica. Cantavo forte al tramonto perché il sole lasciava sangue nel cielo. Cantavo e ogni sera morivo un po' mentre la terra cresceva e pulsava sotto di me.
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